bicicletta lungo il Po guardando gli uccelli di valle e perchè tutte le nostre ricette e i prodotti unici sono il frutto della terra e del saper fare della nostra gente.
Pronto per questo viaggio?
E allora...
Mo' gradisca ben i prodotti dell'Emilia Romagna...!
venerdì 7 agosto 2009
...giochiamo al sommelier...?
Che ne dite di giocare per una sera, a fare il sommelier?
Domani 8 agosto potrete mettervi alla prova partecipando al gioco Percorsi Notturni, nell'incredibile fortezza medievale di Predappio Alta.
Durante il suo svolgimento i concorrenti dovranno individuare i differenti sangiovese prodotti dalle dieci aziende dell’Associazione per la Promozione del Sangiovese di Predappio e dei territorio limitrofi.
Come? Partendo da alcune informazioni base sulle singole produzioni, le caratteristiche dei terreni e le metodologie di coltivazione.
Lungo il percorso non mancherà il supporto disinteressato dei sommelier professionisti che aiuteranno i partecipanti nella sfida per il premio finale che sarà, ovviamente, in vino.
La Rocca ovviamente apre i battenti anche a coloro che non si vorranno cimentare in questa impresa ma che vorrannoesclusivamente conoscere ed apprezzare i grandi rossi del territorio, presentati dai produttori e dai sommelier di AIS Romagna, degustati assieme ad assaggi di prodotti tipici della gastronomia locale.
La Rocca sarà aperta dalle 21 alle 24
L’iscrizione a Percorsi Notturni costa 3 euro (calice + marsupio + scheda gioco)
Informazioni: 0543 921738 www.comune.predappio.fo.it
Attendiamo le vostre esperienze!!!
mercoledì 5 agosto 2009
Pillole di Bon Ton...un po' di storia
Daniele Bergami, Maître, Docente della Scuola alberghiera di Serramazzoni (MO) e Sommelier professionista
L'autore era Monsignor della Casa, suo tutore, pubblicato postumo nel 1558.
TITOLO ORIGINALE
Trattato nel quale, sotto la persona d'un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono o tenere o schifare nella comune conversazione, cognominato Galateo overo de' costumi
(1551-1555)
Ancora oggi viene considerata la Bibbia del Bon Ton ma, parere personalissimo, da inesperto, ritengo che gli eventi storici, la tecnologia e le scoperte scientifiche influenzino la nostra vita e anche i dettami della Buona educazione.
Qualche suggerimento tratto direttamente dal Trattato originale, capitolo III
….Sconvenevol costume è anco, quando alcuno mette il naso in sul bicchier del vino che altri ha a bere, o su la vivanda che altri dee mangiare, per cagion di fiutarla; anzi non vorre' io che egli fiutasse pur quello che egli stesso dee bersi o mangiarsi, poscia che dal naso possono cader di quelle cose che l'uomo ave a schifo, eziandio che allora non caggino.
Questo strumento era ritenuto assai importante: nel Rinascimento ne troviamo anche in oro e riccamente decorati; solitamente veniva messo in 'bella mostra' portato al collo come un gioiello di famiglia (a volte comunque lo erano veramente).
Se avete domande da rivolgere a Daniele, per eventi od occasioni particolari, scrivete a vivereventi@yahoo.it
Gli argomenti più interessanti li pubblicheremo!
lunedì 20 luglio 2009
un fine settimana per chi ama il Rinascimento
Il paese festeggia la ricorrenza con cortei in costume medioevale con oltre duecento figuranti, sfide di tiro con l`arco e giochi tra rioni, conferenze a tema a Palazzo del Capitano, cene in costume con menù tipici dell`epoca.
I ristoranti locali propongono banchetti prelibati a base di antichi sapori.
E già che chi siete....cogliete l'occasione per fare un giretto nel bosco dell'Armina, sopra Bagno di Romagna!La leggenda narra sia popolato da Gnomi, Elfi ed altre creature magiche...e qualcuno giura di averle viste di recente!
D'altronde è veramente un posto suggestivo...echi, silenzi improvvisi, presenze, fremiti, luci oblique ed ombre
Vi abbiamo incuriosito? allora cliccate QUI ...è il loro sito..ma non ditelo a nessuno!
Bagno di Romagna, località circondata dal "Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna" è da sempre terra di passaggio di pellegrini, mercanti ed eserciti, ma anche terra di scambio e d'incontro tra popoli e culture, ove si sono susseguiti Umbri, Romani, feudatari, monaci, granduchi: e capirete perché in questa parte di Romagna c'é aria "toscana", nel dialetto come nella architettura della più remota casa di campagna, nelle vie e palazzi come nelle tante opere d'arte che ingemmano le chiese.
Noi andremo sicuramente...e se andate anche voi, mandateci le vostre impressioni!
venerdì 17 aprile 2009
... il pane di Gino!!!!
Lo compriamo e lo assaggiamo…al pane fresco non si resiste!
Incredibile sorpresa! La crosta di questo ottimo pane aveva un leggerissimo sapore di mandorla…Caspita, che buono! Ci viene d’istinto dare un’occhiata alla busta di carta che lo conteneva “…pane da agricoltura biologica…acqua di Monghidoro…Gino, il nostro lievito naturale…”
Gino? Corriamo dietro alla ragazza che ormai stava ripartendo per le montagne “scusi ma cosa significa questo? Gino cos’è?” si mette a ridere “Chi è, al massimo… Gino è il nostro lievito naturale, è cresciuto con mia figlia! Volete parlare con il papà di Gino?” non chiediamo altro…e incontriamo Matteo, l’artista di questo pane, che ci racconta del suo Gino, un lievito nato nel 2001 tra le sue mani, battezzato Gino dal tormentone di Zucchero Fornaciari di quell’estate, amato e curato esattamente come si farebbe con un essere vivente…già perché Gino è un essere vivente! E come tale va accudito, gli va dato da mangiare 2/3 volte al giorno, va coccolato e sgridato quando combina guai! Ora Gino è cresciuto, ma durante il primo anno di vita faceva sempre scoppiare il sacchetto dove riposava! E Matteo, pazientemente, lo prendeva in braccio, lo coccolava, gli faceva il bagnetto (già perché poi cambia anche il colore…), gli dava il rinforzino e lo rimetteva a nanna…Ora Gino ha 8 anni, un papà, una mamma e 2 sorelline che lo accudiscono e parlano di lui proprio come se fosse un fratellino.
Gino è cresciuto nell’amore e con amore sta ripagando la sua famiglia regalando ogni giorno quell’ottimo pane profumatissimo e dal sapor indescrivibile! E sapete qual è la cosa curiosa? Che anche noi ora, in casa, il pane lo chiamiamo ‘Gino’!
Ed è proprio solo così che nascono le cose buone, dal territorio e dal ‘saper fare’ della nostra gente, un misto di tradizione, unicità e passione…e di amore per quello che si sta facendo!
A proposito…e il sapore di mandorla a cosa è dovuto? “Non ne ho la minima idea” – risponde Matteo – “Gino è imprevedibile, alcuni mi hanno detto che a volte profuma di formaggio…mah!”
Matteo è il proprietario de IL FORNO di Calzolari a Monghidoro, e se volete incontrare Gino cliccate QUI
giovedì 16 aprile 2009
“….. il nobil frutto del latte di Parma”
Il Boccaccio così descriveva nel Decameron (1350/1353) il Paese di Bengodi, un luogo immaginario dove il cibo veniva cucinato e distribuito al popolo con enorme abbondanza (cosa abbastanza rara a quei tempi) …. Però attenzione! Non cibi anonimi, ma eccellenze, prodotti già riconoscibili e famosi per la loro bontà! E tra questi, ovviamente, il Parmigiano Reggiano, formaggio del quale si hanno notizie già dal 1200!
Quindi troviamo il Re dei formaggi non solo in cucina ma anche come protagonista in numerosi testi letterari, alcuni dei quali potrebbero anche sorprenderci…
“Hai visto la mia tabacchiera, no? Ma non mi hai mai visto fiutare tabacco: e il motivo è che nella tabacchiera io tengo un pezzo di formaggio Parmigiano: un formaggio che si fa in Italia, molto nutriente”.
Questo brano è tratto da “L’isola del Tesoro” di R.L. Stevenson (1883 - cap. XIX)… incredibile, eh? Pensate che fu anche proposto di chiamare tutto il territorio dove veniva prodotto il Parmigiano Reggiano, L’ISOLA DEL TESORO, in onore del grande scrittore scozzese!
Se siete curiosi, se volete approfondire l’argomento, vi invitiamo a leggere questo meraviglioso libro di Guglielmo Capacchi Oh, l'è chì, al formàj bon! E anche a dare un’occhiata al sito del Museo del Cibo - Parma, cliccando QUI
(titolo: “io sono il nobil frutto del latte di Parma” citazione di F. M. GRAPALDO, De partibus aedium, Parma, Angelo Ugoleto, 1494, 1516, Libro I, Cap IV, alla voce Parmensis caseus)
mercoledì 15 aprile 2009
Sendai e Koriama, nel nord del Giappone, hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa che è stata supportata in loco da allieve giapponesi che da anni frequentano regolarmente i corsi di cucina bolognese proposti da questa associazione.
La tagliatella ha avuto il posto d’onore ma anche la gustosissima crescentina non è stata da meno!
Il 14 – 15 – 16 maggio 2009 li troveremo invece ad insegnare la nostra cucina in Normandia!
L’Associazione SAPORE BOLOGNESE attraverso le sue iniziative intende promuovere, divulgare e tramandare le tradizioni e i prodotti tipici emiliano romagnoli.
Che dire…complimenti alla maestra, la Sig.ra Vecchi Maria ed al Presidente Roberto Galeati per i loro bellissimi progetti!
Maggiori informazioni le troverete QUI, sul loro sito.
...cambio programma per Cena del Cuoco e del Gourmet
lunedì 6 aprile 2009
Serata del Cuoco e del Gourmet 5 maggio 2009
La cena
Sformatino di erbette campagnole su crema di formaggio erborinato
Tagliatelle al mattarello con ragù rustico romagnolo e pisellini di primavera
Filetto di Mora Romagnola con pomodorino fresco origano e funghetti champignon
Patate a pezzettoni arrostite
Verdure arcobaleno
La vera crema Catalana del Don Giovanni di Madrid
Biscottini di frolla
Vini selezione Le Scuderie
Acque minerali
Telefono 0547 602035 Giancarlo 335 6288998
domenica 5 aprile 2009
Un insetto in cucina!
Una ricetta antica?
Molti sanno che la zuppa inglese è un tipico dolce emiliano-romagnolo, che si fa con le uova, lo zucchero, la brazadela, i savoiardi o i biscotti secchi imbevuti in un liquore dolce e rosso come il sangue: l'alchermes.
Molti non sanno che questo liquore ha radici lontane e lo si deve alla sapienza dei monaci che mettevano in infusione un piccolo e dannoso insetto, la cocciniglia (da non confondere con le coccinelle). Questo piccolo insetto vive a spese di innumerevoli piante, molte da frutto, e nasconde un corpo piccolo e molle sotto uno scudetto ceroso biancastro. Assieme a ingredienti 'segreti', i frati mettevano questo dannoso insetto, rosso come il fuoco, in infusione con alcool puro, zucchero, erbe ed ottenendo questo liquore indispensabile per molti dolci.
Comunque niente paura, oggi l'alchermes si può fare senza bisogno di raschiare questi insetti dalla corteccia delle piante.
Volete provare a fare in casa l'alchermes? Allora cliccate QUI
Per valorizzare il vostro alchermes appena sarà pronto, lo Chef Sergio Ferrarini ha regalato ai lettori di questo blog una ricetta speciale della zuppa inglese, 'della festa' l'ha battezzata...eccola qui:
Zuppa Inglese speciale della Festa
Ingredienti per 8 persone
Per la zuppa inglese
500 g di savoiardi
½ litro di alchermes massimo 19°
5 albumi freschi
350 g di zucchero a velo
50 g di gocce di cioccolato fondente
Per la crema pasticcera gialla:
1 lt di latte intero
10 tuorli d’uovo
60 g di farina 00
10 g di maizena o amido di mais
La scorza di mezzo limone
150 g di zucchero
Preparazione della crema
Amalgamare i tuorli con lo zucchero e la farina, lavorare molto bene il tutto e unire la maizena. Far bollire il latte con la scorza del limone e a bollitura spegnere il fuoco; aggiungere quindi il composto di uovo e zucchero, lavorarlo bene e rimetterlo al fuoco fino a cottura ultimata. Togliere la scorza del limone e raffreddarla rimescolandola ogni tanto.
Per la crema pasticcera al cioccolato
Dividere la crema pasticcera a metà e, ancora calda, unire 90 g di cacao amaro in polvere: lavorare energicamente la crema e raffreddarla rimescolandola di tanto in tanto; aggiungere infine le gocce di cioccolato.
Preparazione
Bagnare i savoiardi con l’alchermes e rivestire una tortiera; alternare degli strati di crema gialla, savoiardi bagnati all’alchermes e crema al cacao; riporre in frigorifero la tortiera per almeno 3 ore.
Montare gli albumi con lo zucchero a velo, fino a ottenere una meringa soffice e compatta.
Togliere la tortiera dal frigorifero e guarnire la zuppa inglese con la meringa, che andremo a gratinare poco prima di servirla.
Osservazione
Questa versione della zuppa inglese è la versione moderna della zuppa ferrarese, fatta con la “brazadela” e meringata in forno molto caldo.
Chef Sergio Ferrarini
Volete curiosare tra altre ricette dello Chef Sergio Ferrarini? Allora cliccate QUI
Per curiosità, pareri, consigli .... scrivetegli QUI sergio@sergioferrarini.it
giovedì 2 aprile 2009
Le erbe della giovinezza in cucina?
Per ulteriori informazioni
Telefono: 0546/71044Telefax: 0546/71932 E-mail: progetti.sda@racine.ra.it
La cultura, l’amore e la tradizione romagnola delle erbe aromatiche ha portato anche alla nascita del club “I casolari delle Erbe” a cura di alcuni agriturismi.
Le proposte sono veramente varie e offrono dall’esplorazione a piedi o cavallo di numerosi sentieri dell’Appennino e della Vena dei Gessi alla degustazione di particolari piatti romagnoli densi del gusto e del profumo delle erbe aromatiche, colte fresche nei prati o coltivate negli orti delle aziende.
Per informazioni ciccare QUI
mercoledì 1 aprile 2009
Quattro stelle della ristorazione emiliano-romagnola al padiglione 1 del Vinitaly di Verona.
Presentato ieri il programma della Regione Emilia-Romagna al Vinitaly 2009.
Tra le iniziative di rilievo spicca quella sulla ristorazione di qualità.
Quattro mostri sacri della cucina regionale saranno un punto di riferimento per i gourmet presenti in fiera.
Venerdì 3 aprile Massimo Bottura (Osteria Francescana – Modena), Igles Corelli ( La Locanda della Tamerice – Ostellato di Ferrara), Marcello Leoni (Trattoria Il Sole - Trebbo di Reno Bologna) e Paolo Teverini (Ristorante Paolo Teverini – Bagno di Romagna FC) presenteranno le loro creazioni in collaborazione con la Scuola Regionale Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni MO. Il pranzo è ad invito e riservato prioritariamente ai giornalisti in visita alla fiera.
Informazioni cliccando qui http://www.enotecaemiliaromagna.it/ http://www.regione.emilia-romagna.it/
lunedì 30 marzo 2009
Chi non conosce l'Artusi?
Chi non sa che Pellegrino Artusi, raffinato ricercatore di materie prime e appassionato di cucina scrisse il testo “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", che è stato il testo d’arte culinaria più tradotto al mondo?
Ma forse non tutti sanno che a Forlimpopoli (FC) esiste la casa museo “CasArtusi” che organizza innumerevoli iniziative legate alla cultura enogastronomica.
In questi giorni alcune belle iniziative, dalle celebrazioni dell’Artusi a Firenze ai corsi di pasticceria di base; dalla presentazione della cucina delle “Mariette” (le donne di casa romagnole) ad un corso di bon ton a tavola.
Chi vuole può poi fermarsi a cena al Ristorante e Osteria di CasArtusi.
Per saperne di più clicca QUI
mercoledì 25 marzo 2009
a Predappio in compagnia del Sangiovese
In aprile la Rocca di Predappio Alta riaprirà i suoi battenti, una enoteca dal sapore antico accoglierà gli amanti del vino e quelli dell’arte, e tutti potranno degustare il Sangiovese di Predappio accompagnato dai prodotti tipici del territorio.
Ottima occasione anche per visitare questa importante cittadina, tappa obbligata per gli appassionati di storia, architettura ed anche enogastronomia.
Per informazioni potete contattare il Comune di Predappio
Tel 0543 9217 38 - Fax 0543 92 34 17 oppure urp@comune.predappio.fo
ed attingere altre informazioni turistiche sul sito del comune di Predappio, cliccando QUI
martedì 24 marzo 2009
la Zuppa Inglese ... poco inglese!
Qual è l’origine di questo dolce? Si dice che sia antico di secoli: abbiamo i sostenitori del Medio Evo e quelli del Rinascimento ma la storia più bella è sempre la stessa, anche perché il riciclo degli avanzi, consuetudine a volte ‘forzata’ delle nostre azdore, è all’origine della quasi totalità dei nostri piatti tradizionali.
D’altronde anche mia nonna creava continuamente dolci del genere con gli avanzi del giorno prima…a volte erano talmente buoni che le si chiedeva di rifarli, ma in genere la sua risposta era “….cos’è che ci avevo messo pure?”
Sull’Artusi la zuppa inglese compare già alla fine dell’Ottocento. La ricetta è la n. 675 e la trovate QUI
lunedì 23 marzo 2009
Cosa vuol dire QUALITA'?
domenica 22 marzo 2009
BENVENUTO!!!
Vogliamo farti conoscere la nostra terra, perchè è bella e perchè si mangia bene, perchè è ricca di angoli nascosti ed ad ogni angolo si trova un tesoro, perchè abbiamo la pianura, la collina, i monti ed anche il mare, perchè c'è il Lambrusco, l'Albana ... perchè giriamo ancora in bicicletta lungo il Po guardando gli uccelli di valle e perchè tutte le nostre ricette e i prodotti unici sono il frutto della terra e del saper fare della nostra gente.
Pronto per questo viaggio?
E allora....Gradisca!!!!