Facciamoci un giro in Emilia Romagna
Benvenuto sul nostro blog! Vogliamo farti conoscere la nostra terra, perchè è bella e perchè si mangia bene, perchè è ricca di angoli nascosti ed ad ogni angolo si trova un tesoro, perchè abbiamo la pianura, la collina, i monti ed anche il mare, perchè c'è il Lambrusco, l'Albana ... perchè giriamo ancora in
bicicletta lungo il Po guardando gli uccelli di valle e perchè tutte le nostre ricette e i prodotti unici sono il frutto della terra e del saper fare della nostra gente.
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E allora...
Mo' gradisca ben i prodotti dell'Emilia Romagna...!


venerdì 17 aprile 2009

... il pane di Gino!!!!

….era un bellissimo giorno di primavera, gironzolavamo in un allegro e coloratomercatino di un paese del bolognese, tra le tante bancarelle una offriva pane fresco. Anzi…stava FINENDO di offrire pane fresco, poiché alle 11 l’avevano già quasi tutto terminato!
Lo compriamo e lo assaggiamo…al pane fresco non si resiste!
Incredibile sorpresa! La crosta di questo ottimo pane aveva un leggerissimo sapore di mandorla…Caspita, che buono! Ci viene d’istinto dare un’occhiata alla busta di carta che lo conteneva “…pane da agricoltura biologica…acqua di Monghidoro…Gino, il nostro lievito naturale…”
Gino? Corriamo dietro alla ragazza che ormai stava ripartendo per le montagne “scusi ma cosa significa questo? Gino cos’è?” si mette a ridere “Chi è, al massimo… Gino è il nostro lievito naturale, è cresciuto con mia figlia! Volete parlare con il papà di Gino?” non chiediamo altro…e incontriamo Matteo, l’artista di questo pane, che ci racconta del suo Gino, un lievito nato nel 2001 tra le sue mani, battezzato Gino dal tormentone di Zucchero Fornaciari di quell’estate, amato e curato esattamente come si farebbe con un essere vivente…già perché Gino è un essere vivente! E come tale va accudito, gli va dato da mangiare 2/3 volte al giorno, va coccolato e sgridato quando combina guai! Ora Gino è cresciuto, ma durante il primo anno di vita faceva sempre scoppiare il sacchetto dove riposava! E Matteo, pazientemente, lo prendeva in braccio, lo coccolava, gli faceva il bagnetto (già perché poi cambia anche il colore…), gli dava il rinforzino e lo rimetteva a nanna…Ora Gino ha 8 anni, un papà, una mamma e 2 sorelline che lo accudiscono e parlano di lui proprio come se fosse un fratellino.
Gino è cresciuto nell’amore e con amore sta ripagando la sua famiglia regalando ogni giorno quell’ottimo pane profumatissimo e dal sapor indescrivibile! E sapete qual è la cosa curiosa? Che anche noi ora, in casa, il pane lo chiamiamo ‘Gino’!

Ed è proprio solo così che nascono le cose buone, dal territorio e dal ‘saper fare’ della nostra gente, un misto di tradizione, unicità e passione…e di amore per quello che si sta facendo!

A proposito…e il sapore di mandorla a cosa è dovuto? “Non ne ho la minima idea” – risponde Matteo – “Gino è imprevedibile, alcuni mi hanno detto che a volte profuma di formaggio…mah!”

Matteo è il proprietario de IL FORNO di Calzolari a Monghidoro, e se volete incontrare Gino cliccate QUI

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