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giovedì 16 aprile 2009

“….. il nobil frutto del latte di Parma”

……ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi…..

Il Boccaccio così descriveva nel Decameron (1350/1353) il Paese di Bengodi, un luogo immaginario dove il cibo veniva cucinato e distribuito al popolo con enorme abbondanza (cosa abbastanza rara a quei tempi) …. Però attenzione! Non cibi anonimi, ma eccellenze, prodotti già riconoscibili e famosi per la loro bontà! E tra questi, ovviamente, il Parmigiano Reggiano, formaggio del quale si hanno notizie già dal 1200!

Quindi troviamo il Re dei formaggi non solo in cucina ma anche come protagonista in numerosi testi letterari, alcuni dei quali potrebbero anche sorprenderci…

“Hai visto la mia tabacchiera, no? Ma non mi hai mai visto fiutare tabacco: e il motivo è che nella tabacchiera io tengo un pezzo di formaggio Parmigiano: un formaggio che si fa in Italia, molto nutriente”.

Questo brano è tratto da “L’isola del Tesoro” di R.L. Stevenson (1883 - cap. XIX)… incredibile, eh? Pensate che fu anche proposto di chiamare tutto il territorio dove veniva prodotto il Parmigiano Reggiano, L’ISOLA DEL TESORO, in onore del grande scrittore scozzese!

Se siete curiosi, se volete approfondire l’argomento, vi invitiamo a leggere questo meraviglioso libro di Guglielmo Capacchi Oh, l'è chì, al formàj bon! E anche a dare un’occhiata al sito del Museo del Cibo - Parma, cliccando QUI




(titolo: “io sono il nobil frutto del latte di Parma” citazione di F. M. GRAPALDO, De partibus aedium, Parma, Angelo Ugoleto, 1494, 1516, Libro I, Cap IV, alla voce Parmensis caseus)

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