Facciamoci un giro in Emilia Romagna
Benvenuto sul nostro blog! Vogliamo farti conoscere la nostra terra, perchè è bella e perchè si mangia bene, perchè è ricca di angoli nascosti ed ad ogni angolo si trova un tesoro, perchè abbiamo la pianura, la collina, i monti ed anche il mare, perchè c'è il Lambrusco, l'Albana ... perchè giriamo ancora in
bicicletta lungo il Po guardando gli uccelli di valle e perchè tutte le nostre ricette e i prodotti unici sono il frutto della terra e del saper fare della nostra gente.
Pronto per questo viaggio?
E allora...
Mo' gradisca ben i prodotti dell'Emilia Romagna...!


lunedì 30 marzo 2009

Chi non conosce l'Artusi?



Chi non conosce l’Artusi?
Chi non sa che Pellegrino Artusi, raffinato ricercatore di materie prime e appassionato di cucina scrisse il testo “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", che è stato il testo d’arte culinaria più tradotto al mondo?
Ma forse non tutti sanno che a Forlimpopoli (FC) esiste la casa museo “CasArtusi” che organizza innumerevoli iniziative legate alla cultura enogastronomica.
In questi giorni alcune belle iniziative, dalle celebrazioni dell’Artusi a Firenze ai corsi di pasticceria di base; dalla presentazione della cucina delle “Mariette” (le donne di casa romagnole) ad un corso di bon ton a tavola.
Chi vuole può poi fermarsi a cena al Ristorante e Osteria di CasArtusi.
Per saperne di più clicca QUI

mercoledì 25 marzo 2009

a Predappio in compagnia del Sangiovese


Continuano le degustazioni in cantina sulle colline di Predappio: le 10 aziende vitivinicole dell’Associazione per la promozione del Sangiovese di Predappio e territori limitrofi aprono le porte delle loro storiche cantine ogni fine settimana.
In aprile la Rocca di Predappio Alta riaprirà i suoi battenti, una enoteca dal sapore antico accoglierà gli amanti del vino e quelli dell’arte, e tutti potranno degustare il Sangiovese di Predappio accompagnato dai prodotti tipici del territorio.
Ottima occasione anche per visitare questa importante cittadina, tappa obbligata per gli appassionati di storia, architettura ed anche enogastronomia.

Per informazioni potete contattare il Comune di Predappio
Tel 0543 9217 38 - Fax 0543 92 34 17 oppure
urp@comune.predappio.fo
ed attingere altre informazioni turistiche sul sito del comune di Predappio, cliccando QUI

martedì 24 marzo 2009

la Zuppa Inglese ... poco inglese!



La nostra zuppa inglese! Ma quante varianti esistono? Ogni famiglia e ogni ristorante ne ha una propria versione, con il pan di Spagna, con i savoiardi…con altri biscotti secchi oppure con la brazadela. L’importante è che il tutto sia ben inzuppato nell’Alchermes, anche se molti continuano a sostenere che DEVE essere utilizzato il Rosolio comunque nel vino dolce: chi ha ragione?

Qual è l’origine di questo dolce? Si dice che sia antico di secoli: abbiamo i sostenitori del Medio Evo e quelli del Rinascimento ma la storia più bella è sempre la stessa, anche perché il riciclo degli avanzi, consuetudine a volte ‘forzata’ delle nostre azdore, è all’origine della quasi totalità dei nostri piatti tradizionali.
Iniziamo quindi con ... C'era una volta una donna di servizio di una famiglia inglese, che proprio non riusciva a buttare via niente, soprattutto gli avanzi di cibo (visto che il cibo ha sempre scarseggiato...soprattutto per i più poveri). Un giorno trovò la maniera di utilizzare la biscotteria secca rimasta a corredo del tè giornaliero servito alle dame inglesi ed ai loro ospiti. La buona domestica pensò di mescolare tutti questi avanzi, con della crema pasticciera (la crema inglese..appunto); e per ammorbidire i biscotti del giorno prima, divenuti secchi, pensò di utilizzare del vino dolce! Et voilà la zuppa inglese!
D’altronde anche mia nonna creava continuamente dolci del genere con gli avanzi del giorno prima…a volte erano talmente buoni che le si chiedeva di rifarli, ma in genere la sua risposta era “….cos’è che ci avevo messo pure?”

Sull’Artusi la zuppa inglese compare già alla fine dell’Ottocento. La ricetta è la n. 675 e la trovate QUI

lunedì 23 marzo 2009

Cosa vuol dire QUALITA'?


Avete mai dato un valore alla parola QUALITA'? Nel nostro caso, se parliamo di prodotti e di vino ci sono alcune sigle che già garantiscono uno standard qualitativo: DOP, IGP, AS o STG per quanto riguarda i prodotti; DOC, DOCG e IGT per quanto riguarda i vini. Dietro queste semplici sigle ci stanno Consorzi, Disciplinari, controlli che quindi garantiscono uno standard minimo di qualità riconoscibile con un marchio identificativo.Oltre questo standard interviene direttamente il produttore, che con la propria esperienza e credibilità garantisce (o non garantisce) uno standard qualitativo superiore e lo fa con la sua 'marca'.

Per tutti gli altri prodotti che non subiscono un controllo da parte di un organismo, a sua volta controllato da un ente pubblico, l'unica garanzia di qualità viene data dal produttore. Tra questi ci sono anche prodotti famosi, tra gli emiliano-romagnoli, per esempio l'aceto balsamico di Modena e la piadina. I produttori di queste due eccellenze, pur essendo riuniti in Consorzi, non hanno ancora ottenuto uno dei suddetti riconoscimenti dell'Unione Europea. Esistono poi tante altre specialità i cui produttori non sono nemmeno riuniti in consorzi: tortellino, zuppa inglese...

Per approfondire l'argomento vi invitiamo a leggere quanto pubblicato dall'Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna cliccando QUI

domenica 22 marzo 2009

BENVENUTO!!!


Benvenuto sul nostro blog!
Vogliamo farti conoscere la nostra terra, perchè è bella e perchè si mangia bene, perchè è ricca di angoli nascosti ed ad ogni angolo si trova un tesoro, perchè abbiamo la pianura, la collina, i monti ed anche il mare, perchè c'è il Lambrusco, l'Albana ... perchè giriamo ancora in bicicletta lungo il Po guardando gli uccelli di valle e perchè tutte le nostre ricette e i prodotti unici sono il frutto della terra e del saper fare della nostra gente.
Pronto per questo viaggio?
E allora....Gradisca!!!!